Socc’mel 2022.
Ovvero Peaky Blinders all’ Emiliana.
Fine settimana impegnativo, questo, per il Roma Chapter, dove in perfetta concomitanza si presentavano due Eventi molto interessanti, ai quali non potevamo assolutamente rinunciare. Nella terra Emiliano Romagnola i fratelli del Bologna Chapter con il loro Socc’mel Run, ed in quella Nostrana con il Riding Season, mitica Reunion patrocinata dagli H.A. Non si tratta qui, di una questione di presenzialismo, bensì di semplice “fratellanza.”
Noi tutti conosciamo bene, la quantità di tempo e di lavoro che occorrono per organizzare una manifestazione del genere, quindi la partecipazione all’evento, è allo stesso tempo, motivo di divertimento e segno di riconoscimento dell’altrui lavoro. Poi se gli eventi si moltiplicano, si fanno più gruppi e……… ”Noi si va.”
Ce lo mettiamo l’antipioggia o rischiamo. Il dubbio sempiterno dei bikers, la loro diffidenza verso tutto ciò che evoca la pioggia, le nuvole come cattivo presagio e 400 kilometri da percorrere. Robert Bob che in questa occasione sarà il nostro Head, sembra più intenzionato alla versione “giocamosela,” salvo poi un repentino ripensamento, davanti alla minaccia neanche tanto velata, del dazio di una bevuta per ognuno dei partecipanti, naturalmente a sue spese in caso di acquazzone durante il percorso.
26 moto alcune con doppio passeggero, la matematica non è un opinione e le bevute costano, Si,Si antipioggia.
Bisogna sbrigarsi, sul posto siamo attesi, così non ci concediamo nessuna distrazione, sarà tutta diretta, Autostrada fino a Bologna, e comunque una volta a destinazione saranno i Felsinei a condurci per monti.
Atterriamo in perfetto orario come spesso avviene, ed in questo, il mio animo Romano un po’ si ribella, ci deve essere qualcuno nel Direttivo che ha discendenze Svizzere, bisognerà indagare. Una breve sosta ristoro e si riparte, il vero Run inizia adesso. Il corteo è immenso sono 23 i Chapter presenti e la scenografia è imponente. Ci tenevano i “Ragazzi del Bologna” e ce lo hanno dimostrato, 2 ore di colline, di curve di paesaggi unici nel loro genere, salite e discese, e poi dolcissime valli accompagnate dal ridente frastuono dei ruscelli che le attraversano.
Si giunge in albergo nel pomeriggio stanchi ma appagati dallo spettacolo e curiosi per quello che dovrà avvenire. Questo infatti è un Run a Tema. Si sale in camera e quando si torna giù l’atmosfera e totalmente cambiata, sembra di
essere in un film di F.F.Coppola o in quel di Chicago negli anni trenta, uomini rigorosamente in Gessato e Pajette e Perle per le signore. È sicuro siamo in una distilleria clandestina in pieno proibizionismo e questi brutti ceffi, sono tutti Gangster.
Adesso, che il Tema della serata fosse all’insegna dei Peaky Blinders, che Birmingham è leggermente un po’ più al di qua della costa Atlantica e ad altre sottilissime quisquiglie del genere, possiamo benissimo non farci caso, talmente
tanto che alcuni di noi, tipo Io e Gil, neanche abbiamo ritenuto necessario ricorrere al trucco, confidando in quel che madre natura graziosamente ci ha donato, una discreta Faccia da Ladro, è bastata una scoppola e il risultato è venuto da solo.
Siamo andati a dormire sotto una pioggia battente ed un freddo inusuali per quello che vorrebbe il calendario, ma al risveglio così come per magia, uno splendido sole ci saluta, il mio pensiero va a quelli di Noi che sono già in viaggio. Già, lo ripeto, non si tratta di presenzialismo, è Rispetto, e quando sulle spalle porti la scritta Roma Chapter e sai che rappresenti il Primo Chapter d’Italia ancora di più se sul petto, una piccola striscia di stoffa dice Director dormi poco, parti presto prendi il freddo, e raggiungi persone, alle quali la Tua presenza, e anche quella di Coloro che sono con te, testimonierà ciò che le parole non possono. Il grosso della truppa invece, sotto la diretta supervisione del Secretary partirà di lì a poco.
È solo un piccolo dettaglio, di comodo c’è solo l’orario, per il ritorno si è deciso di ripetere l’itinerario montano sperimentato in occasione del Rompighiaccio, cioè passo della Futa e passo della Raticosa, di freddo non ce ne faremo mancare soprattutto perché a quelle altezze, la pioggia del giorno prima in pianura, vuol dire neve. Una leggera ruga di preoccupazione solca il viso di Mauro, ma è riservata solo ai più attenti. Si inizia la salita e sembra di stare in Val Badia, lo spettacolo è a dir poco incantevole e nonostante la strada sia impegnativa, dalla testa del gruppo si trasmette una andatura costante e fluida.
Pirimpazzo si è messo a fare il metronomo, curva dopo curva, sembra dettare i tempi di esecuzione, i Road perfettamente accordati rifiniscono il tutto, e il copione si ripete anche quando dopo aver effettuato una breve sosta caffè, riprendimo la discesa. L’aria pian piano si riscalda, i muscoli si rilassano e lo stomaco langue, altra piacevole sorpresa, sosta pranzo al “ Bengodi “ con un nome del genere il ristorante promette bene. Promesse mantenute e dopo 10 kili di Chianina un goccio di rosso ed un lauto contorno, si riprende la strada di casa.
È tutta in discesa, la velocità, quella giusta consente addirittura di godersi il panorama. Ci ritroviamo alla stazione di Salaria Ovest come per magia e lì finisce questa che è una delle innumerevoli avventure che il Roma ci regala, ma non l’ultima. Dal Riding ci arrivano notizie, anche lì la nostra presenza è stata corposa peccato non avere il dono dell’ubiquità, mi sarebbe piaciuto poter scrivere qualcosa pure su quello, mah sarà per la prossima.
Bravi, bravi tutti e quindi grazie per l’impegno per la partecipazione e per la simpatia.
Di negativo solo una “maledetta” sigaretta, ma………
questa storia la tengo per me.
A presto. By Moschet