Birretta o scherzetto?
Che sia di origini celtiche o pagane o addirittura cristiane, a seconda delle fonti, la FESTA DI HALLOWEEN è una tradizione ormai radicata anche in Italia, con buona pace di tutti. L’etimologia spiega compiutamente il significato della festa, ovvero VIGILIA DEI SANTI. La parola halloween infatti deriva da “All Hallows Eve” cioè “Vigilia di Tutti i Santi”. Quindi da “All Hallows Eve” ad “Halloween” il passo è stato brevissimo.
Al pari di altre feste moderne, anche Halloween è il risultato di una serie di mescolanze e variazioni dei vari elementi, che si sono sviluppate nel corso dei secoli, sovrapponendo tradizioni e leggende di varie culture e popoli differenti.
Il simbolo della festa è senz’altro la zucca intagliata con la candela all’interno per illuminare la notte. La tradizione ne affida la paternità a Jack o’ lantern, dannato, che vaga da morto nel mondo dei vivi perchè gli è stato negato il paradiso, in quanto grande peccatore, ma anche l’inferno, per vendetta del diavolo. Infatti, pare che durante la sua esistenza terrena, Jack diede così tanto filo da torcere al diavolo, con vari inganni e dispetti, da attirarne un odio ovviamente satanico.
La leggenda racconta che Jack, durante la notte di Halloween, vaghi alla ricerca di un rifugio e gli abitanti devono appendere una lanterna-zucca all’uscio di casa per allontanarlo dalle proprie abitazioni.
L’altro must di Halloween è sicuramente il tradizionale “dolcetto o scherzetto” che deriva dal più minaccioso “trick or treat”, che letteralmente vuol dire “sacrificio o maledizione”, insomma un tributo da pagare affinchè Jack non si arrabbi e si possano evitare sfortunate conseguenze.
Oggi, accanto a chi si diverte e coglie l’occasione per calarsi nella parte di qualche tremenda strega o di qualche orripilante fantasma e seminare il “panico” tra gli abitanti del XXI secolo, c’è chi dice no, ovviamente, e non è solo Vasco. Ci sono i “conservatori” che vedono questa festa in contrasto con quella di tutti i santi, come se giocare con l’occulto aprisse le porte al male. Non si esalta il paganesimo e la magia se si dà la giusta valenza ad una festa dove si può uscire di notte, in mezzo a streghe e scheletri tremanti, e tornare a casa indenni. Insomma perchè negare a grandi e piccini qualche “dolcetto” in compagnia, corroborato da qualche “tremendo” scherzetto? Piuttosto mi fà sorridere che ogni occasione è buona per vendere di più. Serate a tema, vetrine addobbate, ovunque zucche, pipistrelli e ragni, perfino in pasticceria. E poi è tutto un attimo, nel senso vero della parola. Dalle zucche ai panettoni e dalle ragnatele alle decorazioni natalizie è davvero un nano secondo e Halloween passa velocissimo, tanto quanto la rapidità con cui arriverà il Natale.
Quindi godiamoci i momenti, i cambiamenti e le innovazioni, impariamo a ridere e cogliere il buono di ogni situazione che ci si mette davanti, perchè il giorno dopo non c’è più nessuna terribile strega “autorizzata” a farci così tanta paura da nasconderci dietro a qualche buffo ed innocuo vampiro.
Tutto sta, io penso, nel dare il giusto peso alle cose, in barba alle mode, al consumismo e a tutto il resto. Insomma chi vuole essere lieto sia … del doman non v’è certezza. Noi, una bella birretta fresca, impolverata da qualche fastidiosa ragnatela, in mezzo a scheletri e fantasmi, ce la beviamo di sicuro e brinderemo, insieme a qualche sdentata streghetta, alla notte più “paurosa” dell’anno. HAPPY HALLOWEEN BIKERS … AND HAVE FEAR.