Roma: … in una fredda notte d’inverno , su una panchina di piazza della Libertà, un gruppo di amici dava vita a…. ops…. mi sono sbagliato… quella è un’altra storia , diversa da quella che voglio raccontarvi.
È vero , ci sono dei punti in comune … la fredda notte d’inverno , un gruppo di amici, non propriamente seduti su una panchina , ma intorno ad un tavolo di un noto ristorante romano….. era il 16 Dicembre 1994 e veniva dato il via all’attività operativa del Roma Chapter.
Il Roma Chapter aveva visto ,ufficialmente i natali , come affiliato Hog , quasi 5 anni prima , il 13 febbraio 1990 , come riportato dall’attestato giunto alla concessionaria “numero 1” di via Spaventa direttamente dall’Harley Davidson.
Come detto il 16 Dicembre 1994 si dava il via ufficiale alle attività specifiche del Roma chapter : Run , eventi , riunioni , club house , prendeva forma il primo direttivo , venivano formati i primi officers , per fare in modo che le uscite tra amici della domenica ,prendessero una forma più strutturata ed organizzata.
Non fu un percorso semplice , a tal proposito vi invito a leggere ,la gradevolissima , intervista rilasciata da Claudio Barchi all’interno della rubrica “Roma chapter 30 anni…. ci siamo quasi !!” Che verrà pubblicata prossimamente , che ci riporta alle vicissitudini di quei giorni!
Come detto il Roma chapter , era nato ufficiosamente ,quasi 5 anni prima . Eravamo ai tempi della “Milano da bere”, i tempi di Craxi , Pillitteri , Tognoli , i tempi di una rinascita economica ( che si rivelerà poi effimera) , dopo gli oscuri anni di piombo , cadeva il muro di Berlino , cadevano i regimi comunisti , si aprivano nuovi , immensi , mercati … insomma si ridisegnava il mondo.
Da noi venivano organizzati i mondiali di calcio, che avrebbero segnato una delle più grandi collusioni storiche tra politica , malaffare e imprenditoria … e ancora oggi ne stiamo pagando i danni … poi venne “mani pulite” e tutto cambiò … in meglio ? In peggio? … chi lo sa.
Ritorniamo alla “Milano da bere” , quel mondo in ebollizione era un mondo pieno di opportunità , ci volevano soldi da mettere sul piatto , idee , amicizie giuste, fiuto degli affari, e ci si poteva provare.
Carlo Talamo , ragazzo della “Roma bene”, di famiglia agiata, poca voglia di studiare , ma una “testa grande così” , per quanto riguarda idee , fiuto degli affari , univa queste doti ad una smisurata passione per le moto , ad una grande manualità insomma un “visionario” delle 2 ruote che aveva intuito il futuro , si trasferì da Roma a Milano, riuscendo in poco tempo ad avere un impero fatto di concessionarie Harley Davidson, ( le “numero uno”) con relative reti di assistenza , merchandising e quant’altro che copriva buona parte del territorio nazionale.
Un impero miliardario con “scorribande “ nel mondo delle quattroruote che contano (Rolls-Royce e Bentley) . All’inizio una vera scommessa , pensate che la “Numero Uno “ di via Niccolini a Milano , vendette , il primo anno di attività , 8 moto ( ma a personaggi del calibro di Renato Zero , Claudio Villa e Celentano che furono un enorme traino pubblicitario) , il secondo anno le vendite passarono ad 80 moto… pensate che il modello più richiesto costava 24 milioni delle vecchie lire , quando per una BMW 850 RS ce ne volevano 8 , ti dovevi prendere il colore che arrivava… e non erano ammesse prove , Talamo era solito dire “ prima la paghi , poi la guidi “ e tra le righe aggiungeva “ perché se la guidi prima , poi non la compri più “ed era una “legge” che valeva per tutti , nessuno escluso!
Da quando sono nel Roma Chapter il nome di Carlo Talamo ricorre spesso nelle chiacchierate in club house , ed io , da iper curioso quale sono , ho passato ore ed ore a cercarne materiale a conoscerne aneddoti ed aspetti di vita , è una cosa che consiglio di fare a tutti quelli che amano il marchio Harley Davidson la sua storia ed il suo sviluppo in Italia…. vedrete che personaggio che ne viene fuori… Genio e sregolatezza. .. Tutto contrapposto ai massimi livelli.
Tutti i miti e le leggende hanno una cosa in comune …la morte in giovane età e molto spesso “violenta”, neanche Carlo Talamo è sfuggito a questa legge , passando agli “immortali “ il 29 ottobre 2002 , a neanche 50 anni di età , a seguito di un incidente in moto ( una Triumph… altro marchio da lui amato e rilanciato) nei pressi di Scansano (GR), dove riposa nel locale cimitero.
E così a 30 anni di distanza il pensiero del mio( ma credo di molti di noi ) primo brindisi è stato per lui , che non ho mai conosciuto , ma di cui ne porto un pezzetto nel cuore ogni volta che indosso il gile’ del Roma chapter e monto sulla mia Harley.
Allora che comincino i festeggiamenti per questo importante traguardo , è l’inizio di una festa che vedrà il suo culmine nell’evento del 24/Maggio….. ma scusate ma per noi non è una festa ogni volta che ci vediamo? Ogni volta che partiamo per un Run? O in un Sabato in concessionaria? le riunioni o la cena di Natale ? O un qualsiasi evento? personalmente il vedervi in qualsiasi contesto è una grande gioia … anzi facciamo che sia una festa da qui fino al compimento dei 30 anni di attività operativa il 16 Dicembre 2024…. poi cominceremo con 35 dalla fondazione e via discorrendo …. festeggeremo sempre come l’altra sera al Kill Joy dove un centinaio di noi ( in difetto) , molti con mogli e compagne al seguito hanno brindato alle 0:00 del 13/2 , la nostra gioia deve diventare virale , come sempre avviene nei nostri eventi e Run , l’altra sera mi sono fermato in un angolo a guardarvi…. che belli , giorno feriale , provenienza dalle più disparate parti di Roma e provincia , ora tarda eppure tanta tanta voglia di “sbocciare “ e di esserci.
Ottima la torta a la cui sommità spiccava il nuovo logo del trentennale . Un particolare ringraziamento va agli Hells Angels presenti che hanno voluto condividere con noi questo momento… alcuni di loro hanno fatto parte del nostro Chapter anche con incarichi di rilievo.
Graditissimo il regalo ricevuto : la pergamena originale che certifica l’affiliazione Hog del Roma Chapter del 13/02/1990.
Grazie a tutti a chi ha partecipato di persona ed a chi lo ha fatto con il cuore, un grazie particolare a chi negli anni ha permesso al Roma Chapter di essere diventato quello che è oggi…. che la festa continui e come dice Claudio Barchi “ portate con orgoglio e rispetto le insegne del Roma Chapter e ricordatevi che quello che avete sulla schiena è un pezzo di storia“
Con affetto 🖤💛