Hog Iverno 2022 ovvero:
Chiudiamo in bellezza.
Anche quest’anno sta lentamente volgendo al termine e di impegni ne abbiamo rispettati in abbondanza.
Kilometri su kilometri, con il freddo con la pioggia o sotto al solleone, abbiamo “macinato” così tanta strada ed abbiamo presenziato a così tanti eventi, che la breve pausa per le festività Natalizie, giunge quanto mai gradita.
Dalla Motobefana del 6 Gennaio ad oggi praticamente abbiamo percorso tutta la Penisola.
Piemonte Lombardia Veneto Liguria Emilia Romagna Toscana Abbruzzo Campania Calabria Sicilia.
Ovviamente quasi tutto il Lazio e addirittura ci siamo tolti anche lo sfizio di fare un saltino fino in Provenza.
A questa lunga lista, e con molto piacere, dulcis in fundo, non poteva certamente mancare la kermesse che più di tutte le altre rappresenta il nostro Vivere.Dopo due anni di stop forzato, assieme alla tanto agognata “normalità” è tornato H.O.G Inverno. Una tradizione del nostro mondo, che nel tempo ha segnato con i suoi canoni e le sue peculiarità, la conclusione degli eventi H.O.G annuali.
Un Mito con una storia più che trentennale, una vicenda motociclistica dai tanti nomi e dai tanti significati, ma che fondamentalmente ne racchiude solo uno. La regola scritta vuole che si parta con il buio, qualsiasi situazione meteorologica sia presente, senza eccezioni, che sia nota la destinazione finale ma non quelle intermedie e che si sia attrezzati in modo adeguato, tutto qui.
Quella non scritta richiede solo la volontà di mettersi alla prova e una buona dose di determinazione, di quest’ultima forse anche una dose abbondante. La scelta della location caduta sulla splendida città di Verona garantisce la cornice perfetta per l’evento. Questo piccolo gioiello rinascimentale con le sue innumerevoli meraviglie e con tutta la sua storia ci accoglierà durante la nostra permanenza.
Pensare alla città Scaligera senza pensare all’omonima Arena suona quasi blasfemo, farlo non ricordandola come la casa dei Montecchi e dei Capuleti, credo oltremodo offensivo. Se non altro nei confronti di quell’amore così puro e così sublime, che dalla feconda ispirazione di William Shakespeare, nacque,per rimanere Immortale agli occhi del mondo.
Veniamo a noi. Siamo partiti con le migliori intenzioni, il corteo è ben nutrito le moto cariche e gli animi decisi, vediamo cosa succede. Già dopo pochi kilometri inizia a piovere, sarà questo il tema dominante del viaggio? La buona sorte ci viene in aiuto e appena giunti in autostrada il cielo si schiarisce, per ora sembra tenere ma il viaggio sarà lungo e non si possono fare previsioni. In compenso l’aria comincia a rinfrescare, fa quasi freddino, forse è per questo che di motociclisti non se ne vedono affatto, ci siamo solo noi, ovvero, solo quelli che in strada ci sono tutto l’anno e in tutte le stagioni. Noi con i nostri “cancelli” che differentemente dai megapiloti iperequipaggiati ed ipertecnologici, la moto a dormire non ce la mandiamo mai.
Il percorso purtroppo sarà tutto autostradale e quindi avremo poco da dire. I nostri Road lavorano come di consueto con abilità e sicurezza, conducendo il tutto in modo fluido e attento, il copione è scritto dall’esperienza e interpretato dalla capacità. Ci fermiamo a Firenze Calenzano, questa è la nostra tappa intermedia che in verità giunge veramente al momento opportuno, l’aria ormai fredda ci porta col pensiero ai tortellini in brodo che degusteremo appena sarà possibile.
Si parcheggia si scarica, una doccia veloce e corroboante ed eccoci pronti per la tavola. Non dovrei dirlo ma ne mangio due piatti abbondo anche con il secondo ma di crostata ne prendo solamente due porzioni, voglio rimanere leggero…. Sveglia alla buon’ora colazione e ripartenza, il tratto rimanente non è eccessivo e questo consente un altro piccolo stop in quel di Villafranca per una veloce pausa pranzo. Si giunge a destinazione nel primo pomeriggio e una volta alloggiati ci si prepara per raggiungere il sito dal quale partirà la parata che condurrà i bikers per le strade più belle e suggestive della città. Una miriade di Harley, sfilano rumorosamente nella tranquilla quotidianità pomeridiana del centro, fra lo stupore e l’ammirazione di molti e forse anche gli improperi di qualcun altro.
Ma lo spettacolo è unico. Fin qui l’organizzazione è stata perfetta, 53 Chapter pervenuti per un totale di (guarda caso) 2.022 persone presenti, non è una cosa che si può improvvisare da un giorno all’altro.
Occorrono capacità, pazienza, professionalità, dedizione e una visione d’insieme molto molto particolari. Emiliano Usai.
Questo è il nome di chi ha reso tutto possibile e anche quel qualcosa in più. Un lavoro certamente di gruppo ma sotto la totale supervisione dell’ H.O.G Manager per l’Italia la Spagna e il Portogallo Emiliano Usai, al quale, oltre che il nostro affetto la nostra ammirazione e il nostro rispetto, vanno anche i nostri più sentiti ringraziamenti . E la festa continua con un accoglienza superlativa presso la fiera di Verona, probabilmente una delle poche strutture con capacità di capienza così generosa. Una ottima cena rigorosamente servita al tavolo, fa da preludio alla festante bolgia che seguirà e proseguirà fino a notte fonda, tutto in nome dell’allegria dell’amicizia e della voglia di stare insieme.
Domenica mattina ci svegliamo con il sole, la temperatura per (noi terroni) è decisamente invernale, i 17 gradi che abbiamo lasciato a Roma ci richiamano verso casa. E sarà tutto con il sole il viaggio di ritorno, allietato da un’altra piccola divagazione sul tema. Usciamo dall’autostrada all’altezza di Incisa per goderci un meritato intermezzo organizzato dai nostri Activities.
In ambientazione silvestre troviamo tavoli imbanditi ad attenderci ed un atmosfera perfetta per degustare ciò che ci offrono. Si giunge al momento dei saluti e col tramonto che si preannuncia, arriva quel senso di mestizia, che sempre accompagna la fine delle cose belle e che ci ricorda l’unico vero significato che è racchiuso in ciò che facciamo………..che per ognuno è il suo è della sua anima e della sua intimità.
Un ringraziamento a chi ha partecipato a chi voleva farlo ma non ha potuto a chi ci ha ospitato e a tutti quelli che comunque vadano le cose hanno sempre il sorriso pronto e non sono avari nel donarlo.
P.S. Non dimenticate il Pranzo di Natale.
Alla prossima. By Moschet.