Editoriali

PERUGIA 2023

Finalmente in sella, abbasso la visiera e dimentico tutto! Solo il rombo delle
bicilindriche, nuovi amici e strade mai percorse!


Sabato 5 agosto: Perugia Run.
Appuntamento all’area di servizio Salaria Est alle 7.30, piccolo briefing e poi la
consegna dei colori a due soci, Marco e Carlo, che da soli meritano non i colori
come gli altri, ma quelli scritti con le lettere in oro zecchino. E gli applausi scattano
non dalle mani ma dal cuore, forse anche una lacrima di commozione.


Irrefrenabile! E il Direttore, in un momento, passa da singolo uomo ad intero
Chapter di più di duecento, che rimane compatto nelle muscolose braccia
tatuate, che tutto insieme abbraccia un giovane Ambassador. Ambasciatore
non di un gruppo di bikers ma dell’orgoglio dell’amicizia fatta inclusione,
fratellanza vera.


Accesi i Vtwin, felici come bambini partiamo, nonostante le previsioni meteo
dessero pioggia c’è un bel sole che mette ancora più allegria.
Guidati dal nostro Head Road Mino, partiamo seguendo l’allineamento stabilito e
facendo riferimento al Road Peppino e al Safety Sandro; chiude la fila il nostro
Direttore. Sono in una botte di ferro!


Percorriamo la E45, facciamo una breve sosta per il rifornimento di carburante alle
moto che hanno un piccolo serbatoio, come la mia Sportster. Arriviamo a Perugia
dove i fratelli del Perugia Chapter Italy #7730 ci attendono in club house, con una
ricca colazione ma soprattutto con strette di mano, sorrisi e tanto entusiasmo.
Alle 10.30 parte il run delle colline, tra infinite ondulazioni di colli dove si incastona il
limpido e sottile bacino del Trasimeno.


Attratti dalla bellezza del lago più antico d’Italia, formatosi più di 5 milioni di anni fa
e dunque prima di tutti gli altri specchi d’acqua glaciali e vulcanici presenti nella
Penisola, non rinunciamo ad una piccola sosta sulle sue sponde, al “Vistalago”
dove godiamo insieme di un fresco aperitivo offerto dai “neo colorati” Marco e
Carlo.


Il run delle colline si conclude alla cantina “Pucciarella”, un’oasi dove natura e
cultura del buon gusto si fondono in piena armonia. L’esposizione particolarmente
felice, il clima estremamente favorevole, i prodotti della terra a chilometri zero,
parlano il linguaggio della natura.Pranzo, divertimento, chiacchiere e relax sotto l’ombra degli alberi e pure a bordo piscina. Gli amici del Perugia Chapter non ci fanno mancare nulla, hanno organizzato tutto alla perfezione!


Verso le 15.00 risaliamo sui nostri ferri per dirigerci verso il nostro Perugia Plaza Hotel
ma la mia moto stenta a partire. I miei fratelli mi spiegano che la mia old style a
carburatore ha bevuto un bel po’ di carburante non pulito e dunque fatica ad
accettarlo! I miei roads mi tengono d’occhio, mi sono vicini e mi aiutano.


Arrivati in albergo, il tempo di rilassarci ognuno a suo modo e poi risalire in moto
alle 17:30.
Il momento per me più atteso è arrivato: la parata nel centro storico di Perugia,
ove ci attende un’ala di perugini e di turisti che ci fotografano entusiasti,
applaudono e sorridono, perché vedono nelle storiche strade e tra i palazzi
medievali le rombanti Harley che sfilano per arrivare nella splendida piazza IV
Novembre e raggrupparsi in un fitto cerchio intorno alla fontana. Sulle scale della
Cattedrale di San Lorenzo si radunano centinaia di harleysti per la mitica foto di
tutti i Chapter d’Italia. I sorrisi, gli abbracci e le strette di mano mi riempiono di
gioia. E penso: ma “il “Perugino o il divin pittore” avrebbe mai immaginato
centinaia di moto americane rombanti in centro a Perugia?! Non credo, ma certo
gli avrebbero ispirato un gran quadro!


La bellissima parata si conclude alla “Coccinella”, un centro polifunzionale che si
presta molto bene per una festa come la nostra, la festa dei bikers che amano
stare all’aria aperta e godere di buon cibo e bella musica dal vivo. E va tutto
bene, perché l’entusiasmo è premiato e la serata riesce alla grande!


Domenica di nuovo in sella verso il Monte Amiata, dove la strada si inerpica fino a
1700 m. Questo percorso è una “palestra di curve”per me, che sono una neofita
ma il mio sguardo è attratto da una splendida faggeta, illuminata a tratti da
grandi fasci di luce. Immagini indelebili scattate dagli occhi!


Arriviamo sull”Amiata: la sua croce, che è una piccola Torre Eiffel, è più bella
perché nostra e meglio posta e perché sotto oggi ci stiamo noi, tutti insieme,
anche con i fratelli che sono partiti da Roma stamattina per unirsi a noi, sempre e
comunque. La vista spazia su tutta la vallata, l’aria fresca di montagna si fa sentire
ma il camino acceso nel punto di ristoro è una grande consolazione. Scaldare le
mani infreddolite dal vento e dalla tensione, mi consola e trasmette calore anche
all’anima.


La nostra inarrestabile Activity Rossana ha prenotato per tutti il pranzo al “Rifugio
vetta” con polenta e funghi, perfetta ad agosto per completare il feeling montanoinaspettato! Il vino rosso, i sorrisi e le battute tra amici sono la perfetta
ambientazione per sognare e programmare nuovi viaggi verso mete sempre più
lontane. E il sogno vola fino a Daytona e fino a Sturgis ma sempre insieme. Guai a
chi non sogna con noi! Praticamente è deciso: dobbiamo andare negli USA!


Alle 15.00 di nuovo in sella, dopo la salita arriva la discesa! Scendiamo verso
Piancastagnaio, attraversiamo Acquapendente per poi deviare verso Canino e
Montalto di Castro. Si sente il profumo di casa nella campagna della bassa
Maremma, dove Toscana e Lazio si incontrano. E poi ecco l’ Aurelia, la strada che
riporta a casa andando “per due” vicini e sperando che la moto non si spenga
più come mi ha fatto per due giorni, mettendo ansia sulla mia inesperienza di biker
poco più che neofita. Non dimenticherò il sostegno tecnico e psicologico da
parte di tutti, che mi hanno fatto sentire sicura nella difficoltà.
E infine la foto finale: bella come le altre di fine run, che sembrano sempre uguali
ma sono tutte con un’anima propria.


Resta solo un pensiero mentre guido nella colonna tra i fratelli del Roma Chapter:
io c’ero. Al Perugia Run 2023 c’ero. E nessuno me lo porterà via dalla bacheca dei
ricordi più belli. Chi c’era lo sa, la patch stavolta non è di stoffa ma cucita sul
cuore.