RUN di Orbetello 2020
Editoriali

RUN di Orbetello 2020

E bravo il nostro Valerio Petriaggi ( Activity di punta del Roma Chapter), che tira fuori dal cilindro un magnifico giro, portandoci nel cuore della bassa Maremma, con meta finale la spiaggia della Feniglia.

Una spiaggia che al di là della sua incomparabile bellezza è storicamente nota per essere il luogo  dove morì uno dei più grandi artisti di sempre Michelangelo Merisi detto “il Caravaggio” , le cui spoglie , dopo essere state certificate qualche anno fa, riposano in un monumento posto al centro della piazza principale di Porto Ercole. 

Il Roma Chapter non si ferma, l’uscita è in programma come da calendario, ma fino all’ultimo la meta resta sconosciuta , perché in caso le regioni intorno a noi  “cambino colore” , ( come successivamente successo alla Toscana) è previsto un piano B !

Dopo il DPCM del 4 Novembre, abbiamo il via libera per poter uscire anche dal Lazio e allora , nel rispetto assoluto di tutte le normative anticovid si parte. 

Saremo una quindicina , da una parte il numero è ottimale per riuscire a stare in massima sicurezza dall’altra dispiace un po’ , perché questo tour meritava molto di più in termini di partecipazione.

Giornata di sole, tiepido al punto giusto , dopotutto siamo nel pieno dell’estate di San Martino ( … e non fate battutacce) , che mai come quest’anno ci sta regalando un autunno che fa quasi primavera , con la differenza dei colori melanconici che ci circondano.

Non vi racconterò di pranzi ( perché ce la siamo cavata con un panino , ma vi racconterò di bellissime strade che abbiamo percorso come la Tuscanese e la Castrense , tra le strade più americane che abbiamo dalle nostre parti . Lunghi rettilinei che alternano saliscendi ( di quelli che quando li fai in velocità ti fanno arrivare lo stomaco in gola ) , ampi curvoni veloci che non richiedono particolare maestria nella piega ( per la gioia del sottoscritto), in un declivio che dai monti Cimini e Volsini degrada verso il mare tagliando perpendicolarmente la maremma laziale. 

La visita al castello dell’Abbadia ( o di Vulci) , 1400 quasi 1500 , e’ una piacevole sorpresa anche per chi , conosce bene queste zone , vedere il ponte dell’arcobaleno (o del Diavolo) di fattura etrusca è uno spettacolo troppo poco pubblicizzato … tradotto : se fosse stato in America c’avrebbero fatto ( turisticamente parlando ) due scatole così!!!

Siamo in terra di Vulci , che fu l’ultima delle sette città stato etrusche a cadere sotto il dominio Romano , ben dopo Volterra posta molto più a nord e Tarquinia distante qualche decina di km a sud.

Bastioni imponenti e le inaccessibili gole del fiume Fiora ( da vedere) creavano una protezione inaccessibile alle legioni romane che solo dopo un lunghissimo assedio, e pare, anche al tradimento di qualcuno all’intento della città i romani riuscirono ad espugnare. 

Si riparte , dopo le foto di rito, direzione Argentario… Porto Ercole , per l’esattezza, una delle due perle , di questo promontorio oro geograficamente particolarissimo meta di turismo estivo d’élite.

Percorrere la strada che da Orbetello collega al promontorio , tagliando in due la laguna , vale il prezzo del biglietto ! Si pranza a base di panini ( preparati a casa) nella piazzetta di Porto Ercole, vuota come nessuno di noi l’aveva mai vista . Sembra tutto cristallizzato , immobile come in una fotografia , solo il movimento del mare ed il volo di qualche gabbiano che ci chiede , con insistenza , un pezzetto del nostro pranzo , ci fa capire che è tutto reale distogliendo i nostri pensieri su un futuro al momento incomprensibile ! … però che pace … non ci facciamo mancare niente , nemmeno caffè e digestivo , fatto in casa, all’alloro…. 180 gradi circa , e da qualcuno bevuto troppo precipitosamente.

È la scossa , il riaccendere i nostri motori ci da la sveglia ( e non solo a noi) …. “tutti alla Feniglia” , propone il nostro Valerio …!!

Arrivati in spiaggia scopriamo che la metà degli abitanti di porto Ercole sta lì…. chi gioca , chi pesca , qualche temerario fa il bagno, non dico che sembri ferragosto, ma di gente ce n’è tanta …. noi rimaniamo ad osservare a distanza di sicurezza, si sta benissimo …. purtroppo il tempo corre veloce, bisogna rientrare prima che faccia buio, e considerando che le giornate si sono notevolmente accorciate l’ora di riprendere la via del ritorno arriva presto. 

A Santa Severa ci salutiamo… una gran bella Domenica , 400 km che sono volati senza neanche rendersene conto , grazie alla bravura del nostro “capo cordata” Pierino Pierelli. Il proverbio dice “poca brigata , vita beata “ , ed in parte è vero però questo tour su cui  Valerio Petriaggi lavorava da tempo meritava molta più partecipazione, maledetto COVID !!! sicuramente un giro così sarà riproposto in tempi migliori perché ne vale la pena!!

Grazie a tutti i partecipanti il vostro senso di appartenenza è stato encomiabile , il Roma Chapter finché sarà possibile , pur tra mille difficoltà non si ferma , mai come ora nel rispetto delle regole !In finale permettetemi un pensiero affettuoso a tutti i nostri Fratelli costretti ad un periodo di isolamento ….come disse il grande Eduardo De Filippo in “Napoli milionaria “…”…Adda passa’ ‘a nuttata !!!  Ci leggiamo presto…La strada unisce il resto sono chiacchiere                 

🖤💛 Marco Coloricchio