Editoriali

DONAZIONE SANGUE 16 GENNAIO 2022

Emo-tociclismo.


Ore 7,15 di domenica mattina, siamo in Gennaio e siamo a Roma. Basterebbe dare una rapida occhiata alla foto del planisfero, per intuire che stiamo parlando praticamente quasi del Nord Africa. La Finlandia è lontana, molto lontana e quando qui il termometro scende anche di poco sotto lo zero, beh vi lascio immaginare come la prendiamo.

Il Fungo all’Eur, notissimo ristorante della Capitale, è lì che abbiamo l’appuntamento e da lì partiremo per dare il via all’iniziativa narrata in queste righe. La scena all’arrivo è la seguente: in lontananza si intravedono figure indistinte, movimenti rigidi e rallentati, qualche curioso passando osserva, presumendo si tratti della Location per girare il remake del famosissimo video di Thriller. Ma non sono ballerini truccati da zombie, non ci sono cantanti e tantomeno scenografie. Due particolari sono però rivelatori, ci sono delle Harley parcheggiate, e distintamente, spicca indossato da tutti, un gilet di pelle, dove a grandi lettere dorate la scritta Roma Chapter li identifica.

Sono Bikers, per la precisione sono Bikers infreddoliti. Effettivamente la temperatura avrebbe reso preferibile il confortante calore delle coperte, una buona colazione e in seguito nella tarda mattinata, una bella passeggiata al sole, o come dice un certo Signore, al centro commerciale.

Ma la data era stata già fissata, gli accordi già presi e quindi se una cosa si deve fare, ci si organizza e si fa.
Come già accennato nel report precedente, oggi ci apprestiamo ad onorare un ulteriore Impegno, che il Roma Chapter ha preso, nell’ambito delle iniziative dedicate alla solidarietà. Anche stavolta si tratta di portare doni, ma il dono che rechiamo non lo abbiamo comprato nei negozi, o su Amazon, stavolta il dono è con noi, è dentro di noi, scorre nelle nostre vene, oggi siamo donatori di Sangue. Credo sia superfluo se non addirittura banale, cercare di definire l’importanza di un gesto simile, che ahimè, nella nostra nazione non è poi così diffuso come dovrebbe, ed anzi addirittura in calo rispetto agli anni precedenti. Maledetta Pandemia. Ed allora accendiamo i motori, ignoriamo il freddo pungente, abbassiamo la visiera, innestiamo la prima e……noi si va.

In verità il tragitto non è poi così lungo, ci stanno aspettando all’Ospedale Grassi di Ostia. È il Presidente dell’Associazione Donatori Volontari, Giuseppe di Lorenzo, colui che ci accoglie al nostro arrivo, lui, che assieme a Stefano e agli addetti alla sicurezza dell’Ospedale, hanno meticolosamente predisposto il tutto. Il parcheggio riservato, il benvenuto, il ritiro dei moduli per la donazione, e siamo operativi. All’interno del reparto Donatori, la dottoressa Barbara Ceccanti si occupa di tutti noi, lo fa con assoluta competenza, ma anche con grazia e simpatia. Ci sono ancora pochi doveri da assolvere e di lì proseguiamo nelle stanze del Triage, e poi finalmente possiamo porgere il nostro dono.

Compiere gesti del genere ovviamente ci inorgoglisce, ma non cerchiamo e non vogliamo apparirediversamente da quello che siamo, persone normali, che nel loro piccolo fanno quello che possono, anche se, e lasciatemelo aggiungere, di questi tempi, riuscire a essere normali può considerarsi un ottimo risultato. C’è anche la colazione una volta effettuato il prelievo, gentilmente offerta dall’Associazione.

Subito fuori ci attende una Troupe televisiva di Canale 10, una tv. Regionale giunta sul posto per riprendere l’iniziativa, di seguito una intervista al nostro Direttore e ad alcuni donatori, dedicata alla descrizione dell’evento, e che verrà trasmessa sul Tg. preserale. L’aria intanto si è riscaldata ci apprestiamo alla partenza, ci regaleremo una splendida passeggiata sul litorale Romano, ma prima di andare, uno spettacolar Burn Out di Manuele, sottolinea qualora ce ne fosse bisogno, la nostra passione.

Destinazione Fregene per un veloce aperitivo e ritorno ad Ostia Antica, dove presso il Centro Ippico Il Castello ci attende l’onnipresente Stefano. Il maneggio splendidamente posto nella campagna premarina, si rivela da subito molto accogliente, ed il rancio come al solito ottimo e abbondante.

Dopo pranzo, complice una splendida giornata quasi primaverile, ci abbandoniamo mollemente ad un meritato momento di relax, dove i discorsi spaziano dai massimi sistemi cosmici, alla De Filippi, mentre qualcuno distrattamente si appennica, vedi lo scrivente. La giornata sta volgendo quasi al termine, si decide un ultimo passaggio verso Ostia dove poi ci saluteremo.

Si torna verso casa, forse stanchi sicuramente divertiti e consapevoli che anche stavolta abbiamo avuto la possibilità di sfatare uno stereotipo, un luogo comune che vale per quello che è. A tale proposito giunge d’obbligo una citazione, parole non mie ma delle quali mi approprio. L’autrice Donna Pirimpazza Antonella spero vorrà mostrare venia verso la mia lacunosa memoria, ma vado a braccio e cito: “Saremo anche bevitori di birra che guidano cancelli, ma a guardar bene siamo di più, molto di più” Un ringraziamento sincero a tutti coloro che hanno reso possibile questa stupenda esperienza, e particolarmente a quel signor Stefano più volte citato, che di cognome fa Lucchesi, un Gentleman, non trovo parola più appropriata per definirlo, che ci ha seguito accudito e servito durante tutta la giornata donandoci un senso di educata ospitalità che raramente si può incontrare.

Ci sentiamo alla prossima. By Moschet.