Claudio Barchi
Interviste

ROMA CHAPTER 30 ANNI

5 appuntamenti con il nostro Passato , presente e futuro…
Inizia , come preannunciatovi nel blog di inizio anno, questa rubrica , che farà da filo conduttore fino alla festa del 24 Maggio 2020.

Cominciamo con l’intervista a Claudio Barchi “ministro degli Esteri “ del Roma Chapter ( leggendo capirete il perché!) . 

Ho incontrato Claudio una sera al Kill Joy , e non senza timore , gli ho sottoposto la lista di domande che gli avrei fatto… una sorta di colloquio concordato . Ho trovato una persona disponibilissima ( questo “format”  è anche una sua idea), che dopo qualche giorno mi aveva fornito tutto il materiale di cui avevo bisogno.

Ne viene fuori una il ritratto di una persona con una infinita passione per l’Harley Davidson , per l’HOG ma soprattutto per il Roma Chapter. Cinque minuti di godibilissima lettura … mi raccomando sono “graditi “ like “e condivisione !😃


CIAO CLAUDIO , QUAL ‘È LA PRIMA HD POSSEDUTA?

Un Heritage Special del 1994.


SEI SOCIO DEL ROMA CHAPTER DAL ? COME CI SEI ARRIVATO? 

Socio dal 1994 , da quando il chapter ha cominciato a funzionare . Fino a quel momento con altri clienti della Numero 1 , di V.Spaventa , organizzavamo gite insieme . Poi venimmo a sapere che il RC esisteva , sulla carta , già da qualche anno , e da quel momento e’ cominciata un’opera di convincimento con il direttore della concessionaria ( il mitico Farinelli) , che per ragioni sue, non vedeva di buon occhio che il Chapter funzionasse . Alla fine Farinelli ha ceduto , e durante una cena , alla quale ero presente , ( ristorante “il caminetto “ai Parioli) , fu ufficializzato l’avvio delle attività del Roma Chapter .. era il 16 Dicembre 1994.

CHE HARLEY DAVIDSON POSSIEDI ATTUALMENTE? 

Attualmente posseggo una Road King ,acquistata nel 1995 il cui nome è Brutus . ( credo che del Road King gli sia rimasto solo il nome , la moto è di quelle “uniche” che staresti le ore a guardarla e ad apprezzarne i particolari . n.d.r.).

NEL CORSO DEGLI ANNI CHE INCARICHI HAI RICOPERTO ALL’INTERNO DEL ROMA CHAPTER?

Credo di essere stato il primo Road Captain del RC , il gruppo era molto piccolo ed affiatato , per cui il lavoro su strada non era difficile . Poi sono stato Assistant Director , quando il direttore era Mauro Mercuri , persona a cui il Chapter deve molto , le sue doti organizzative e la sua dedizione sono rimaste impresse nel DNA del nostro sodalizio. Bisogna immaginare che i primi chapter operavano in una situazione del tutto nuova , non c’era nulla a cui ispirarsi . Il modo in cui i chapter hanno cominciato ad operare allora è divenuto lo standard operativo che ritroviamo oggi . Successivamente sono stato Director per alcuni anni , poi sono entrato a far parte della squadra HOG ( v. domanda successiva )e il mio impegno nel chapter si è allentato. In seguito ( ed è storia di ieri ndr)  , quando il RC era senza Sponsoring Dealer , HOG Italia cercava una soluzione , ( tutti ricordiamo i momenti difficili attraversati dal Chapter ) , Simone Mercanti ( HOG manager Italia) , mi chiese di assumere di nuovo la direzione , in attesa di un Concessionario che prendesse il Chapter e lo salvasse dalla chiusura . Naturalmente accettai  l’incarico e quando è stato il momento lo ho consegnato nelle mani del suo attuale legittimo proprietario , il nostro Sponsoring Dealer Stefano Lorenzini .

PARLAMI DELL’HOG E DEGLI INCARICHI CHE NE HAI RICOPERTO AL SUO INTERNO

Come accennato prima , ad un certo punto l’HOG manager Italia ( al tempo Mauro Rivoltella)  , mi ha coinvolto nella squadra HOG che doveva collaborare con lui per la realizzazione di vari eventi , come i National Rallies , e fare da istruttore nei corsi HOG Europe (denominati HOT)Non c’era tregua tra attività operative , e attività formative  ( più volte sono stato negli USA per partecipare a training che  davano la qualifica di Rally Coordinator) . A tutto questo , si aggiungeva il compito di fare da istruttore nei corsi HOT , che si tenevano annualmente in varie città d’Europa ed un paio di volte a Milwaukee. Proprio per gli impegni da sostenere, e per poter essere visti al di sopra delle parti , l’HOG manager ci chiese di non ricoprire incarichi all’interno dei nostri Chapter .

COME SEI RIUSCITO A GESTIRE  L’ OPERATIVITA’ NELL’HOG E LA VITA NEL ROMA CHAPTER ?

Nonostante tutti gli impegni non ho mai dimenticato di essere un socio del Roma Chapter e di portarlo orgogliosamente in giro per il mondo. Ovunque andassi il merchandaise del Chapter è stato sempre regalo gradito agli istruttori di vari paesi . Sicuramente tanti “nostri” oggetti girano ancora per vari continenti .Voglio concludere dicendo che tutto questo non sarebbe potuto accadere senza una mia piena condivisione dello spirito HOG.

UN ULTIMA DOMANDA, COME VEDI IL ROMA CHAPTER OGGI?

Trovo che questa formula incentrata sullo spirito di amicizia e familiarità , che esclude tutte le cose che possono dividere le persone , ed esalta quelle che possono unirle , nel nome di una comune passione , sia il modo migliore per vivere insieme ed in pace , momenti indimenticabili.

Grazie Claudio , grazie da tutto il Roma Chapter per il passato , il presente ed il futuro , grazie di onorarci della tua presenza e della tua amicizia … le parole con la quale chiudi l’intervista ci fanno capire che stiamo “guidando” nella giusta direzione. Nel prossimo numero di questa rubrica intervisteremo il… “grande vecchio “ Marino Bontempi . ( “vecchio” nel senso ..di saggio …sennò me se offende😂)       

Con il Roma Chapter nel🖤💛