Appuntamento con il passato , presente e futuro del Roma Chapter (VII puntata , intervista con il Director Simone Lucchesi).
Cari amici siamo arrivati al penultimo appuntamento di questa nostra cavalcata all’interno del Roma Chapter , ne abbiamo conosciuto la storia , attraverso i ricordi dei soci più anziani , ne abbiamo rivissuto le vicissitudini più recenti attraverso i racconti dei membri del direttivo.
Oggi andiamo a conoscere meglio il nostro Director : Simone Lucchesi . Siamo tutti curiosi di saperne di più….non rimarrete delusi , tante storie , tanti aneddoti , tante curiosità e anche qualche sorpresa. Prima di cominciare una preghiera per tutti voi : alla fine di questa intervista vi scriverò le linee guida che il Chapter sta mettendo in campo per ricominciare gradualmente l’attività motociclistica ,attenendosi scrupolosamente a tutte le regole che sappiamo . Dategli una letta tenendo presente che tutto vi verrà comunicato , nei minimi dettagli , via social e via e mail.
Intervista al Director:CIAO SIMONE , DOPO QUALCHE MESE SIAMO ARRIVATI … ADESSO TOCCA A TE ! LA PRIMA DOMANDA È DI PRASSI…RACCONTAMI COME E QUANDO NASCE IL SIMONE BIKER…
Penso di essere nato con le due ruote impresse nel DNA . Quando ero piccolo volevo emulare mio fratello Stefano, poi crescendo quella della moto è diventata una vera e propria mania , dalle quale mi è stato impossibile starne lontano.
Sono sempre stato in anticipo sui tempi , a 13 anni ho avuto il primo motorino , neanche l’avevo preso , che già l’avevo modificato , e di corsa al grande parcheggio di Via della Pisana “motodromo” e punto di ritrovo degli anni ‘90.
A 15 anni la mia prima moto da enduro e a 18 il primo “missile“ , un ‘Honda CBR600 . Avrei potuto smontare la ruota davanti , praticamente mai usata . Ci vedevamo con i miei amici a Via dei Romagnoli , sempre pronti a sfidarci in corse , che definire , (oggi con l’età del senno ) , folli è riduttivo . Vivendo in maniera così spericolata era inevitabile che l’incidente fosse dietro l’angolo e , dai oggi , dai domani , alla fine il botto , quello vero , arrivò anche per me .Nel 1995 ebbi un bruttissimo incidente , tant’è che tutti quelli che videro ciò che rimaneva della mia moto pensarono che ci avessi lasciato le penne . Miracolosamente ne uscii illeso , ma senza più moto e con mio padre fortemente intenzionato ad osteggiare qualsiasi mia ipotetica fantasia di tornare su due ruote!!
COME DICEVAMO NELLA PRECEDENTE INTERVISTA CON IL TUO ASSISTANT DIRECTOR ,QUESTA È UNA STORIA COMUNE A MOLTI DI NOI , E SE SIAMO QUI A PARLARE DI MOTO, SEMPRE A LIETO FINE…. RACCONTAMI DOPO CHE È SUCCESSO….
È successo che fatta digerire la paura a mio padre , e con un opera di martellamento costante e prolungato nel tempo ( come solo i figli sanno fare ), arrivammo ad un compromesso : una moto dalle prestazioni limitate !
VEDO QUALCOSA DI BICILINDRICO E MOLTO FAMILIARE ALL’ORIZZONTE….
Infatti… arrivò la mia prima Harley Davidson , uno Sportser Sport 1200 , comprata alla concessionaria di Via Spaventa .
CONSIDERANDO I TUOI PRECEDENTI HO DEI DUBBI CHE SIA STATO AMORE A PRIMA VISTA…
Effettivamente la prima cosa che dissi tra me e me appena uscito dalla concessionaria fu :” ma che cesso di moto mi sono comprato??!! Invece fu amore dopo pochi chilometri , un amore che tra alti (tanti ) e bassi (pochi ) dura , inossidabile , ancora oggi .
ADESSO CHE SIAMO ARRIVATI ALL’HARLEY , DEVO FARTI UNA DOMANDA CHE TUTTI SI ASPETTANO CHE IO TI FACCIA ….RACCONTAMI (metti tu i limiti) DELLE INQUIETUDINI DEL GIOVANE HARLEYSTA SIMONE LUCCHESI…
Prima di arrivare al “punto” vorrei raccontarti una cosa che non tutti sanno : fu in quegli anni che incontrai per la prima volta il Roma Chapter , un Chapter molto differente da com’è oggi , io non ero assolutamente pronto a farne parte, ne spiritualmente ne , tanto meno, economicamente . Presi altre strade ed entrai nell’ HDCI , e conobbi amici che hanno fatto la storia recente del Roma Chapter , tra loro mi piace ricordare ( visto che li conosciamo tutti o quasi ) , Diego Mangiacapra ,Mike Bottiglieri , Marco Tramparulo e Fabrizio Cardelli . Loro mi fecero da mentori nel mondo biker , considerato che ero uno dei più giovani… in seguito divenni segretario di quel club.
Furono gli anni dell’Hog inverno 1998 , diventato storico, affrontato sotto una tormenta di neve e con il caschetto aperto … furono gli anni , come dicevi te , delle inquietudini giovanili , dove gli amici ( definirli amici mi sembra riduttivo ) , dove i miei fratelli ( citati prima), mi venivano a tirare fuori dai casini nel quale mi andavo ad infilare… furono gli anni in cui conobbi Barbara , che in seguito divenne mia moglie , anzi adesso vi stupisco….era il 23 Ottobre 1998 eravamo dal Cinghiale a piazza Benedetto Cairoli , li cominciò la nostra bellissima storia … e siamo a 6 , noi due e 4 bellissimi figli !! … ops… scusa , siamo 7 dimenticavo Tony , in tutto e per tutto facente parte della Famiglia Lucchesi ! …. furono quelli gli del Road House e del mitico Umbertone ( non entro nei dettagli dei party che organizzavamo , ma immaginatevi il “peggio” ed aggiungeteci qualcosa).
Ma qualcosa mi diceva che volevo di più da quel mondo e lasciai l’HDCI , per intraprendere un percorso che , purtroppo , non riuscii a portare a termine .Sicuramente quel periodo mi ha segnato molto e mi ha fatto capire che quello era il mio modo di essere . Successero tante cose in quegli anni , nel 2001 nacque mio figlio Mattia e cambiò tutto . Rimanemmo io , il mio Night Train , che modificai profondamente , erano cambiate tante cose , con la nascita degli altri miei figli erano cambiate ed aumentate le mie responsabilità , ed anche andare in moto non mi dava più le sensazioni di prima… vendetti tutto e mi ritirai in una sorta di esilio .
LA STORIA DI SIMONE È BELLA E MOLTO COINVOLGENTE , NON RIESCO A FARGLI DOMANDE PERCHÉ, COME UN FIUME IN PIENA , CONTINUA CON I SUOI RICORDI…
Ma gli amori veri non finiscono fanno giri immensi e poi ritornano ( cit. Antonello Venditti -ndr) , così dopo un paio d’anni , diciamo di “consapevole meditazione “ , mi comprai una Buell ( moto ammessa tra le Harley Davidson in quanto la Buell fa parte de gruppo HD)… la famosa Arcadia ( moto con la quale molti di noi ti hanno conosciuto e che quando si è fatta vecchietta ci ha fatto smadonnare un po’ tutti… ricordi 3 anni fa mentre andavamo al “Capannone”? – ndr).
TEMPI MATURI PER IL ROMA CHAPTER ? COME NASCE QUESTA LIAISON ?
Tutti pensano, specialmente i più giovani di Chapter , che ho portato io mio fratello Stefano nel Roma Chapter , invece le cose andarono , sorprendentemente al contrario .Una sera , era Settembre 2013, mio fratello mi chiese di passare al Kill Joy , era un po’ Di tempo che mi parlava del Roma Chapter . Io in realtà gli Hogger li avevo sempre snobbati , ma quella sera ci fu qualcosa che mi colpì . In realtà era tutto diverso da come mi immaginavo , il Director del Chapter che girava da solo per il Kill Joy senza che nessuno lo seguiva… come poteva essere?? Per me che avevo conosciuto altre realtà biker sembrava tutto così strano… decisi di “osare” e… mi sono iscritto! Devo molto a chi , in quel periodo , mi ha aiutato ad introdurmi ed a capire questo mondo e che mi ha sopportato e supportato in tutto… Marco Dolciami in primis.
TORNIAMO PER UN ATTIMO AD ARCADIA, PIÙ CHE UNA MOTO .. UN MITO, PENSO CHE DUE PAROLE DI RICONOSCENZA LE MERITI…
Con Arcadia e con il Roma Chapter ho girato in lungo ed in largo , ho sofferto il caldo ed il freddo , ma mi ha sempre riportato a casa , e poi è la moto con cui sono rientrato nel mondo delle due ruote e nel Roma Chapter… purtroppo a Natale di qualche anno fa , capitolò definitivamente… di li , breve , grazie ai consigli e all’aiuto di Mike Bottiglieri comprai Calypso , la moto che posseggo attualmente , ne sono innamoratissimo , ma Arcadia resterà per sempre !!
E ADESSO PARLIAMO DI POLITICA…SCUSAMI…DI CHAPTER… CHE RUOLI HAI RICOPERTO PRIMA DI DIVENTARE DIRECTOR ?
Questi ultimi anni sono stati complicati e bellissimi allo stesso tempo . Da quando sono nel Chapter abbiamo cambiato due Direttori , anche in modo “ drammatico” , ed io devo molto ad entrambi . Grazie a loro ho preso i colori il 12/12/2015 , nel tempo ho ricoperto i ruoli di Safety , Road Captain , Head Road Captain e Secretary .
PARLAMI DEL RUOLO DI DIRECTOR , CHE RICOPRI DA QUASI DUE ANNI …
Due anni fa rischiammo seriamente la chiusura del Roma Chapter . Mi dissi che non poteva e non doveva succedere , non potevo perdere un altra volta , ciò in cui credevo e fu così che con Ernesto Casari , Sandro Pellegrini e Mauro PiriNpazzo , proponemmo questo direttivo e decidemmo di provare a dare il nostro contributo , con una buona dose di incoscienza e di paura , ma con la consapevolezza di quello che eravamo e siamo come persone … il resto è storia recente , l’intervento di Simone Mercanti , la votazione , il legame con L’ HD Roma Store , con Stefano e Martina Lorenzini , il tempo e l’esperienza mi hanno portato a capire che “ un uomo solo al comando “ non va più bene neanche per le corse ciclistiche , per il quale questo detto era stato coniato . Devo dire che da subito sia il Dealer che il Forum ci hanno fatto sentire a casa trattati non da cugini , ne da fratelli minori , ma da fratelli e .. basta !
DALLE INTERVISTE FATTE A VOI DEL DIRETTIVO HO SENTITO SOLO PAROLE DI PROFONDA STIMA ,RISPETTO E AMICIZIA L’UNO PER L’ALTRO ….DAI FAMMI UNA POLEMICHETTA… UNA FRECCIATINA
Si può dire “ amore eterno “? ! Ci comprendiamo , ci confrontiamo , come dicevi te , con stima e rispetto , mi supportano e mi lasciano fare , tengo sempre presente che sono il più giovane , e loro di esperienza e di consigli ne hanno da vendere . Anche se nel mondo biker il termine “Bro “ è un po’ inflazionato io li vivo veramente come tali .
QUASI DUE ANNI DA DIRECTOR …COME È STATA LA STRADA FINO QUI ?
Sono stati due anni a dir poco intensi , raduni indimenticabili come il Mammuth 2019 , ma tutte le uscite hanno un sapore diverso e particolare , momenti difficili ed anche drammatici che hanno lasciato un segno profondo in tutti noi : il tragico incidente di AmmaMaria , la grande paura per Tommy , l’incidente di Gianluca , la forzata in attività per il COVID che ha messo in discussione e percolo tutte le nostre certezze di uomini e di biker… eventi ed insegnamenti da cui trarremo insegnamento e forza per il futuro … devo dare atto a tutti i soci del Roma Chapter di avere risposto come in pochi avrebbero fatto .
COSA DIRESTI AD UN NEO HARLEYSTA CHE È INDECISO SE ISCRIVERSI AD UN CHAPTER COME IL ROMA CHAPTER ?
Venite da noi … si respira un clima di serenità, voglia di stare insieme e di macinare chilometri questo è , per me, il successo più grande . Siamo più di 180 soci , non è facile mettere tutti d’accordo e invece…! Il mondo Hog è una grande realtà e ognuno è libero di viverlo come vuole nel rispetto reciproco e delle regole , unica prerogativa il sorriso , la voglia di stare insieme e …. la moto.
E IL FUTURO??
Considerando che , proprio questi giorni stiamo ricominciando a pianificare la prossima ripresa dell’attività, si intravede finalmente la luce in fondo al tunnel. Approfitto di questo blog per ringraziare tutti , per questi anni trascorsi da Director , per quelli che verranno e soprattutto per questi due mesi trascorsi , con zero moto , ma tanto tanto lavoro dietro un computer . Grazie a tutti i Director dei Chapter sempre prodighi di consigli e di idee , grazie ai miei Bro del direttivo , con loro il contatto è stato pressoché quotidiano , ed anche di più , grazie a tutti gli Officer del Roma Chapter che hanno contribuito con passione ed idee a far scorrere più velocemente i tempi di clausura , grazie a tutti i soci che hanno partecipato alle iniziative messe in campo , sia chi lo ha fatto attivamente , sia chi lo ha fatto con il pensiero . Grazie al nostro Dealer Stefano Lorenzini un Amico con la “ A “maiuscola , onnipresente , e discreto , grazie alla Presidentessa della nostra Associazione Martina Lorenzini , biker vera , sempre con il sorriso , con la pioggia e con il sole… sempre !! ed infine nella speranza di non aver dimenticato nessuno ringrazio la mia Famiglia che mi permette di vivere tutto questo . Siete tutti nel mio cuore.
LA PROSSIMA SARÀ L’ULTIMA PUNTATA DI QUESTO BLOG , ALL’INIZIO DOVEVANO ESSERE SOLO 5 INTERVISTE CHE CI DOVEVANO ACCOMPAGNARE ALLA FESTA DEI 30 ANNI , POI CONSIDERATO IL SUCCESSO DI GRADIMENTO CHE ABBIAMO OTTENUTO E CONSIDERATO QUELLO CHE È SUCCESSO, LE INTERVISTE SONO DIVENTATE 8…. L’ULTIMA SARÀ CON IL NOSTRO DEALER STEFANO LORENZINI . DAI SIMONE FAI TU LA PRIMA DOMANDA CON IL QUALE APRIREMO IL “FACE TO FACE “ CON STEFANO….
Di la verità Stefano : quando ci hai visto per la prima volta hai pensato :” ma chi me lo fa fare????”
Con il Roma Chapter nel cuore🖤💛
Simone Lucchesi
Finisce così l’intervista a Simone Lucchesi, ci siamo un po’ dilungati ma ne valeva assolutamente la pena , la vera forza di Simone sta nell’umiltà di saper chiedere consiglio alle persone che gli sono vicino e nella fattispecie ai ragazzi del direttivo . In tutte le interviste fatte viene fuori questo grande spirito collaborativo che nasce da una grande stima e da un grande affetto reciproco . Noi , (sicuro di interpretare il pensiero di tutti )siamo molto orgogliosi dei nostri quattro moschettieri…. dopotutto il motto non era : “ tutti per uno , uno per tutti?!”. Veniamo alla ripresa dell’attività motociclistica , Domenica 31 Maggio dovremmo ripartire, ma attenzione ci saranno una serie di accorgimenti che dovremo adottare , tra le quali , prima di ogni Run , la firma di un modulo che autocertifichera’ il nostro stato di salute , dovremo adottare tutti quegli accorgimenti di distanziamento sociale che conosciamo , bisognerà’ attenersi SCRUPOLOSAMENTE a tutte le direttive che ci verranno comunicate via social e via email dal nostro Secretary . Mi raccomando ragazzi non ci saranno deroghe per nessuno …più saremo virtuosi e prima torneremo alla normalità…..stay tuned
Un abbraccio (virtuale) 🖤💛 Marco Coloricchio